LUCO   

 

Nome antico del sito: Lucus

Nome moderno del sito: Luco

Comune: Caramanico

Provincia: Pescara

Cartografia moderna: IGM 146 IV SO

FONTI

  1. 1006 – 1012  "Istis nempe temporibus a Tebaldo et Winisio, filiis quondam  Dodonis infra terram et terminos possessionis juris B. Clementis aedificata fuerunt duo castella, Paternum vidilicet et Lucus." Ch. Cas. col. 838 

      a.  1061       era tenuto insieme a Tocco, Cantalupo, Musellaro, ecc. dal Conte Boemondo. I baroni che tenevano da Boemondo questi feudi, tutti insieme dovevano dare cento ventotto militi e duecento ottantadue serventi.  

a.     1150 – 1168 « Guillelmus frater eius sicut dixit ipse Riccardus tenet de eodem Paternum quod est pheudum duorum militum et Picernum quod est unius militis et Lucum quod est unius militis »  Cat. Bar. n. 1015, p. 185.

a.    1272       frà Roberto de Luco  di Chieti fu eletto Mestro dei Templari in Gerusalemme. Nello stesso anno Tommaso Arcivescovo di Costanza è creato dal Papa Patriarca di Gerusalemme  e legato Apostolico (Raynaldo, annali ecclesiastici, n.17) - Da "Monumenti Storici e Artistici degli Abruzzi Vol. III° , studi di Vincenzo Bindi pag. 632.

      a.    1308                In castro Caramanici 3341 “Clerici casti de Luco solverunt tar VIIII”. Rat. Dec., p. 257

a.         1324               3619 “Item dicto die mensis apud dictam civitatem clerici de Luco solverunt dictis subcollectoribus pro dicta  decima pro se et ecclesiis suis dicti loci in dictis corolenis tar. octo“. Rat. Dec., p. 264.

       a.   1324 – 1325         4099  In Luco tar VIII.  Rat. Dec., p. 290.

 

ANALISI  STORICO – TOPOGRAFICA

Luco è rimasto solo nel toponimo di una contrada sulla riva destra del fiume Orta a nord-est di Musellaro, con il quale è collegato tramite una mulattiera.

L’analisi linguistica evidenzia una chiara base latina  luco = lucus, con il significato di bosco sacro, luogo dedicato agli dei.

La sacralità del luogo è percepibile ancora oggi nelle caratteristiche geomorfologiche del territorio che creano un suggestivo paesaggio: grandi torrioni monolitici a sommità piatta e pareti sub-verticali emergono da una piana ricoperta da vegetazione rada, in posizione isolata dall’azione erosiva che qui risulta enormemente facilitata dalla particolare costituzione delle rocce.

La maestosità di questi enormi blocchi di pietra fu sicuramente motivo di presenza antropica fin dai tempi più antichi come attestano le pitture rupestri rinvenute sulle loro pareti.

In epoca romana il territorio dovette essere connesso al sito di Musellaro il cui insediamento originario è rintracciabile nella villa Ostege citata fin dai documenti più antichi.

Dal Chronicon Casauriense abbiamo la notizia dell’incastellamento di Luco relativa all’anno 1006 – 1012, contemporaneamente a quella di Paterno situato a pochi km di distanza e per opera degli stessi signori.

Dopo numerosi sopralluoghi è stato possibile rintracciare i resti dell’antico castello medievale che per la sua posizione e la sua tipologia sembra attestare una funzione prevalentemente militare. La sua presenza, infatti, doveva essere strettamente connessa all’asse stradale che attraversava l’intera piana di Luco e di cui il ponte rappresentava una struttura di servizio, nonché l’unico passaggio tra i due versanti della vallata.

PRESENZE  ROMANE : Rimangono cospicue tracce della viabilità romana, in particolare i resti dell'antico ponte Romano sul Fiume Orta che collegava la sponda Musellarese con quella di Luco. (foto sottostante)