MUSELLARO 

 

 

Abbiamo di Musellaro una grandissima quantità di notizie e documenti .                                                   Il materiale è talmente voluminoso che lo pubblicheremo un po’ per volta                     (vedi fondo pagina)

 

 

                                                                                                                                        MUSELLARO è un piccolo borgo che fa parte del territorio Comunale di Bolognano (Pe)                        C’è da ricordare che Musellaro costituiva comune a sé stante e nel 1928 passò sotto la giurisdizione comunale di Bolognano con Regio Decreto del 03.ago.1928                                     (Pubbl. G.U. 10.09.1928 N. 211)          

Le più antiche memorie storiche di Musellaro sono rinvenibili nel libro « Liber instrumentorum seu chronicorum Monasterii casauriensis » più conosciuto dagli storici come CHRONICON CASAURIENSE il cui originale è depositato presso la Biblioteca Nazionale di Parigi (Codex Parisinus Latinus  5411) Scritto intorno all’anno 1182, questo Codice, la cui tradizione documentaria risale al IX secolo , con l’edificazione, ad opera dell’Imperatore  Ludovico II, del celebre Monastero della S.S. Trinità – poi detto di San Clemente a Casauria .            Venne portato in Parigi dal Re di Francia Carlo VIII , dopo la sua sfortunata invasione del Regno napoletano, sul finire del secolo XV.

Nella prima parte dell’Instrumentario del CHRONICON , alle carte 39 verso 40 retto, troviamo le “cartule di Mosellule”, otto documenti in tutto “ Numinima” anteriori alla edificazione del Monastero di San Clemente e datati intorno all’anno 872 d.c. e che si riferiscono all’acquisto di terreni siti nel territorio musellarese comprendenti la cosiddetta “Villa Ostege” e la Chiesa di San Andrea.  

Le Cartule di Musellaro

anno  872  "Cartule di Mosellule" ( Chr. Cas. p.39v/40r ) "Ego Gaifritus de villa Ostege venundavi Sisenando omnes res, substantias meas in ista villa Ostege seu per alia loca ut vocabula de casis meis et vineis, campis silvis, pomis..." -- "Similiter ego Mageperga, filia quondam Faoni venundavi tibi Sisenando ...et quartam partionem de eius substantia in ista villa Ostege seu per alia loca ut vocabula de casis, vineis, campis silvis et montibus..." ( territorio dell'Abbazia di San Clemente a Casauria)

anno 916  saccheggio e distruzione del cenobio di San Clemente e di numerosi beni ad esso annessi da parte dei Saraceni (tra questi sicuramente la Villa Ostege in Musellaro)

anno  982  "Scifredus et Tresidius sopradicti fratres, quod B. Clementis virtute supra diximus a mortali aegritudine liberatos, circa suam ecclesiam semper fuerunt devoti. Quorum unus, Scifredus scilicet, ab Adam Abate conventus et exoratus possessiones ab antecessoribus ipsius Scifredi barbaricae gentis, venditionis actione reddidit et quietavit.  Est autem haec possessio in Frelle, Mosellule, Tocco, Boloniano, Casule et Cori...Ex istarum quidem villarum pertinentiis castellum nomine Mosillule fuit ex illo tempore a pervasoribus violenter aedificatum atque retentum". (Chr. Cas.)

Dal libro " Il Monachesimo Benedettino nell'Abruzzo e nel Molise" di Ugo Pietrantonio (Editrice Rocco Carabba), apprendiamo che nel 1274 a Musellaro esisteva un Convento Benedettino intitolato San Cleti de Musellaro. ( San Cleto di Musellaro è nominato in una Bolla del 12.05.1274 di Papa Gregorio X°, che resse il Papato Romano dal 01.09.1271 al 10.01.1276  , il suo vero nome era Tedaldo Visconti ed era originario di Piacenza).

Ma che il paese abbia origini più remote si può dedurre da alcune testimonianze e resti di epoca romana , in particolare due iscrizioni su pietra, una incastonata nella base della seconda colonna della Chiesa parrocchiale intitolata a Santa Maria del Balzo e la seconda incastonata in un angolo delle mura del vecchio palazzo degli ultimi signori di Musellaro i Baroni Tabassi originari di Sulmona.

Iscrizione su colonna della Chiesa

iscrizione su muro del castello (A)

D.M.S.                                                           

SOTE RIDE                                       

SUCCESA SORO                                      

R. PIISSIME                                                                                                                                                 

C. VETTEDIO                                           

C.L. RUSTICO                                     

VETTEDIA C.L.                                             

II ADHE SORO  

 

A)     L’iscrizione è la n. 3070 del Corpus Inscriptionum Latinorum, Vol. IX fu copiata dal Dressel nella seconda metà del ‘800

 

 

 

ETIMOLOGIA  DEL NOME  MUSELLARO

 

 

Secondo Marcello de Giovanni il nome Musellaro potrebbe derivare da MOSA "luogo paludoso" (cfr. il (pre)gall. Mòsa, Mosella fl. e il medioev. mosa "lacus paluster". (ci sembra azzardato parlare di Musellaro come luogo paludoso, anche se si trova ubicato alla confluenza di due fiumi - Orta e Farfengo- il borgo si trova su di una altura rocciosa e di paludi non se ne vede nemmeno l'ombra!)

Musellaro , secondo l'Antinori deriverebbe dal termine latino Mausoleum 

Secondo gli abitanti del luogo, Musellaro significherebbe Casa delle Muse (in quanto in quel luogo sarebbe sorto un tempio dedicato agli Dei).  

Nel Diploma di Carlo I° D'Angiò, dato ad Alife il 05.10.1273 , che divideva il Giustizierato d'Abruzzo in due : cioè " Ultra e citra flumen Piscaria",  Musellaro viene indicato come "  MONS SILLULUS" quale località in Thete Maiori , tradotto avrebbe il significato MONTE SELVOSO (che ci sembra la vera origine etimologica della nostra Musellaro), da : Saggi di Corografia Abruzzese Medioevale -Napoli 1892- di Nunzio Federico Faraglia- pag. 81. 

 

 

 

 

 

LA  FESTA  PAESANA

 

 

La festa Paesana si svolge nei giorni 18 - 19 - 20 Settembre in onore del Crocifisso Miracoloso,portato secondo la tradizione a Musellaro dalla Terra Santa, intorno al 1200, dal Crociato Conte Del Balzo, che era al seguito del Marchese di Monferrato.Sbarcato a Pescara, quivi di passaggio, donò al Principe Tiburzio Tuzio, allora Barone di Musellaro,il Crocifisso ed il dipinto che furono tenuti in grande venerazione

 

 

 

 

 

UOMINI  ILLUSTRI  MUSELLARESI

 

 

* Nel Convento dell'Osservanza a Tocco da Casauria vi sono una serie di affreschi lungo il porticato, in particolare la settima lunetta rappresenta l'incoronazione di spine. Cristo è seduto sulla destra con un manto in porpora, la corona di spine e la canna a guisa di scettro. Alle sue spalle ci sono due soldati. Davanti a Cristo un uomo è prostrato in atto di reverenza. Sulla sinistra, due uomini paludati e in atteggiamento distaccato, assistono alla scena. Nel riquadro in basso, a mezzo busto, è dipinto S.Antonio da Padova con un libro su cui è poggiato in piedi Gesù Bambino. In alto sulla volta a crociera sopra la lunetta si legge l'iscrizione SANTO DE SANCTIS DE MUSELLARO.  Lo stemma gentilizio, anche dopo il restauro,è di difficile lettura. Santo De Sanctis de Musellaro probabilmente è quel Santi cordaro (conciatore di budella di animali) a cui nel 1638 il duca di Tocco Francesco Pinelli affidò la lettera mandata a Fr. Taddeo da Tocco nel Convento dell'Aracoeli in Roma.   

* Anno 1882   il 25.10.1882 alle ore 8,20 nasce a Musellaro (CH) , da Luigi De Nicola di anni 42 , Segretario Comunale e da Zoppa Pasqualina   (domiciliati a Musellaro) DE NICOLA FRANCESCO che contrasse matrimonio a Napoli il 28.10.14 con Tauro Maria. Morì a Napoli nel 1961. Grande Pittore, studiò col Cammarano, con Volpe e con Vetri. Fu insegnante di Ornato presso l’Accademia delle Belle Arti di Napoli. Tra le sue opere più importanti : Nostalgia, Sola luce, Contr’ora, Margherita, Rimembranze, La spina. L’opera Contr’ora fu premiata con la medaglia d’oro piccolo conio del Regio Istituto d’Incoraggiamento di Napoli ed acquistata da Vittorio Emanuele III°. Le sue opere sono state esposte a Napoli, Roma, Firenze e alla Quadriennale di Torino

 

 

 

 

 

Alcune  notizie

 

 

*Anno 1810  il 26.04.1810, davanti la Commissione Feudale, c'è una disputa legale tra il Comune di Musellaro in Provincia di Abruzzo Ulteriore, patrocinato da signor Carlo Branca; e il barone Tabasso, patrocinato dal signor Camillo de Marinis. Il Comune chiede di essere reintegrato nel possesso e nella proprietà del forno che asserisce essergli usurpato dall'ex barone; ed anche del molino perchè fabbricato sul suo suolo, e perchè la forma dove scorre l'acqua che l'anima è nel suo territorio. Il Comune inoltre dichiara di sua appartenenza diversi fondi e ragioni, che l'ex barone si ha appropriato, esigendo diverse indoverose prestazioni. Il Comune inoltre ha preteso inoltre di esser rilevato dal pagamento di annui ducati 9 per colta di S.Maria e dal diritto di quarteria sù contratti di compra e vendita di beni stabili denominati gentileschi. Il barone restò assolto dalla rivendica e reintegra da parte del Comune del Forno e del Molino, per quanto riguarda la colta di S.Maria essa fu dichiarata estinta  per Legge, per quanto riguarda  i diritti di quarteria si intimava al barone di astenersi dal pretendere tale diritto. (Archivio di Stato dell'Aquila)

*Anno 1861 - Con l'annessione al Piemonte del Regno delle due Sicilie,la crisi economica, già imperante, si era aggravata per l'imposizione di nuove tasse inconcepibili per i meriodianali. Di qui la reazione nelle campagne, fomentata anche dai Borboni, sfociò nel BRIGANTAGGIO. La grande reazione divenne guerriglia nell'estate del 1861. In Abruzzo scoppiarono sommosse a Caramanico, ad opera di un certo Colafella, a Chieti per il rincaro del pane, a Penne, ad Arielli, Atri, Orsogna e in altri paesi. Tocco ospitò le truppe del Generale Cialdini, reduce dall'espugnata Gaeta;costituì una "brava Guardia Nazionale" che si distinse "in molti fatti d'arme contro il Brigantaggio e quantunque non avesse che soli 49 fucili, lo combattè e disperse a Musellaro, ad Abbateggio, a Caramanico (contro il masnadiero Colafella che infestava Pacentro, S. Vittorino, S. Eufemia, Salle, Musellaro e Bolognano) e fino a Corvara provincia di Teramo, salvando così dai massacri e dalle rapine tre interi circondari"

nel 1921 / 1922 la popolazione musellarese era pari a 782 abitanti, negli anni 1923/'24/'25 era scesa a 621 abitanti. (Fonte Archivio Comunale)

 

 

 

 

 

DOCUMENTI  DI  PROSSIMA  PUBBLICAZIONE

 

 

PIANTE topografiche

 

 

STATUTI della Terra di Musellaro del 1548 

 

 

CATASTO dei beni della Chiesa di Santa Maria del Balzo del 1581

 

 

Chi erano i CONTI DEL BALZO e i Fratelli TUZIO

 

 

CATASTO PROVVISORIO del 1815    

 

 

CHIESE  esistenti e scomparse

 

 

CORDARI di Musellaro

 

 

STATO di CENSUAZIONE dei TERRENI DEMANIALI del 1864   

 

 

UNITA' di MISURA dei TERRENI (Musellaro e Bolognano)

 

 

FOTO  AEREE  e  DOCUMENTI CURIOSI

 

 

MUSELLARO    (paese della "Gioconda"?)

 

 

Elenco dei Signori che hanno tenuto la Università di Musellaro

 

 

 

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